Lady Oscar – Achiropita Straface

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Il project work intitolato “Lady Oscar”, presentato da Achiropita Straface nell’ambito del Master in Politiche Attive, di Direzione e Gestione delle Risorse Umane presso la Link Campus University, si propone di affrontare il tema del supporto alle famiglie con persone diversamente abili, in particolare soggetti autistici.

Il progetto nasce dalla consapevolezza che il sistema attuale non garantisce un adeguato sostegno psicologico ed economico alle famiglie di queste persone. La proposta principale consiste nella creazione di una struttura che possa accogliere sia i soggetti fragili sia i loro familiari, offrendo loro assistenza specializzata e momenti di sollievo, anche attraverso vacanze organizzate.

Parallelamente, il lavoro enfatizza la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, individuando nel Codex Purpureus Rossanensis un elemento cardine per lo sviluppo di itinerari turistici culturali in Calabria. Il progetto punta a creare una sinergia tra pubblico e privato per sviluppare un modello sostenibile di assistenza e inclusione sociale, con un’attenzione particolare all’implementazione digitale e alla ricerca scientifica.

L’elaborato include un’ampia riflessione sulle dinamiche economiche e sociali del territorio, evidenziando la necessità di politiche attive per il lavoro, la formazione continua e l’innovazione. L’obiettivo finale è costruire un sistema integrato di supporto che possa essere replicabile anche su scala nazionale e internazionale.

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Estratto

Il progetto vuole partire dall’analisi di bisogni primari del nostro territorio e non garantiti da strutture, presenti di diritto nella nostra Costituzione (LEP).
L’azienda privata, a conduzione familiare, di servizio sanitario pubblico, dovrebbe garantire un sopporto odierno e post (… dopo di noi) alle famiglie di persone diversamente abili in particolare soggetti autistici. Si tiene sempre in poco conto l’importanza della salute psichica dei soggetti familiari che devono accudire queste persone e che non sempre sono culturalmente ed economicamente pronti per affrontare al meglio questo difficile compito.
L’idea sarebbe quella di offrire un supporto logistico momentaneo e non a queste famiglie, con una struttura che possa accoglierli entrambi e che dia ai primi la possibilità di godere di vacanze organizzate, garantendo un supporto competente ai loro cari.
La linea base sulla quale si fonda il progetto nasce all'interno di una logica vocazionale del territorio che è quella di rilevare le risorse sulle quali agire per un progetto culturale ed economico che valorizzi prima di tutto un bene culturale unico, originale, che diventi polo per itinerari turistici culturali in tutta la Regione, creando collaborazione forte tra enti pubblici e soggetti privati. Gli itinerari turistici da offrire dovranno essere differenziali e qualitativamente migliori, per noi nulla di più facile perché si potrebbe partire dal Codex Purpureus Rossanensis incluso nel Word Heritage list Unesco.
L’obiettivo è quello di costruire un progetto che rispetti le nostre risorse con uno sviluppo sostenibile dando respiro alla ricerca che si lega allo sviluppo economico e sociale.
La massa critica deve essere la più ampia possibile, cioè l'idea deve poter essere utilizzata nel più vasto territorio, quindi non solo nazionale ma anche internazionale e quindi la riduzione dei tempi e anche la possibilità di far muovere queste persone diversamente abili nel modo meno traumatico possibile ed economicamente più appetibile, non richiede forse la necessità di collegamenti più idonei ad esempio l’aeroporto di Sibari?
Si dovranno inoltre utilizzare tutti i sistemi informatici a nostra disposizione (implementazione digitale) per dare la più possibile e migliore visibilità e divulgabilità al progetto e quindi al servizio erogato.
Si deve coinvolgere il meglio per raggiungere la realizzazione dell'idea, coinvolgendo esecutori credibili, inserendo anche la capacità di lavoro che dalla realizzazione di quell'idea proviene e quindi la struttura potrebbe anche avvalersi di un laboratorio di ricerca(IRCCS).
L'impegno, quindi, ad una organica rivitalizzazione dei beni culturali costituirà il volano indispensabile non solo per sostenere un più ampio accesso ai beni ma anche per implementare la loro intrinseca vocazione allo sviluppo di un turismo di qualità unendo e favorendo soprattutto un corto-circuito tra attività culturali ed attività economiche (Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali-1966), creando così capitale umano che diventa il protagonista del proprio sviluppo .
Rossano presenta specificità sia nell'orizzonte nazionale che in quello europeo; escludendo la Grecia e tenendo in considerazione la Sicilia, Rossano è la città che meglio ha caratterizzato la civiltà bizantina che ha avuto una sua importanza nella storia Europea.
La tutela del bene culturale diventa interesse della comunità che collabora con Regione, Sovrintendenze, Sindaci, ambienti istituzionali ma anche imprenditoriali, professionali e privati, attraverso specifici programmi di informazione e sensibilizzazione dei potenziali utenti, in collaborazione con gli operatori economici del settore e con il sistema scolastico.
Viene riconosciuto ai beni culturali il valore di pedagogia civica e anche nella convenzione Unesco 1970 (Parigi 14 novembre 1970) l'articolo 5 lettera f così recita:
"esercitare un'azione educativa col fine di risvegliare e sviluppare il rispetto verso il patrimonio". La cultura – educazione prima di tutto che deve essere fondata su valori etici prima che su normative.
E’ indispensabile per la nostra regione fare qualcosa che la rimuova da questo stato perenne di "questione meridionale ", avendo presente che il tema della rivitalizzazione del patrimonio culturale è costantemente associato, nella convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale (Parigi 16 novembre 1972), a quelli della protezione, della conservazione, della valorizzazione e del restauro (v. artt. 22, 23 e 24) ponendosi come loro fine ultimo è condizione a garanzia dei diritti delle "generazioni future". L'accento verrà posto sullo specifico interesse pubblico del patrimonio culturale e paesaggistico in quanto funzionale allo sviluppo sostenibile della nostra Regione, alla qualità della vita e alla promozione di una società pacifica e democratica; dunque sulla responsabilità individuale e collettiva e sulla sinergia di competenze tra tutti gli attori pubblici, istituzionali e privati.

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