Labirinto italiano – Marco Fraceti

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Questa cronologia dei fatti non va letta come una enciclopedia, ma come una lunga narrazione di accadimenti che, apparentemente e temporalmente distanti fra loro, hanno condizionato e condizionano ancora oggi la vita politica sociale del nostro Paese. Fare i conti col periodo storico del ventennio fascista è uno dei buchi neri della storia contemporanea italiana. La classe politica ed imprenditoriale italiana, uscita con le ossa rotte dalla Prima Guerra Mondiale (680.000 italiani morti), ossessionata dai riflessi della rivoluzione politica e sociale in atto in Russia dal 1917, non fu in grado di inaugurare un dopo guerra di pace e prosperità

La paura del contagio comunista, che la “Rivoluzione d’Ottobre” portava, condizionò governi anche di ispirazione socialista, ad investire uomini e risorse per attivare una sorta di prima “guerra fredda” contro la Russia post zarista. Una ossessione che spinse al sostegno dei fascisti in Italia e dei nazisti in Germania, pur di fare fronte al “demone comunista”. Non a caso quando i vertici del fascismo e del nazismo ritennero di avere la forza di attaccare la Russia lo fecero, col silenzioso e colpevole benestare di tutta l’Europa. Ma quando questa scelta SI rivelò miope e si ritorse contro le cancellerie europee, era ormai troppo tardi. Il mostro fascista e la belva nazista erano incontrollabili e inarrestabili.

 

Lo stesso mostro, finita la Seconda Guerra Mondiale, viene tenuto in vita per sostenere la cosiddetta “guerra fredda”, in una Europa divisa in sfere di influenza. Gerarchi, criminali fascisti e nazisti vengono nascosti e fatti scappare per poi essere utilizzati, nel caso dell’Italia, per la cosiddetta “strategia della tensione”. Apparati dello Stato, mafie e servizi segreti italiani, americani, francesi e inglesi operano indisturbati nel nostro territorio per contrastare le legittime aspirazioni del popolo italiano all’attuazione della Costituzione, dopo anni di sacrifici per la ricostruzione del Paese.

Così, in nome dell’anticomunismo prima e poi contro l’odierno altermondismo; dalla Strage di Portella della Ginestra (1947) sino ai fatti di Genova del 2001, questi poteri occulti e forti, hanno provocato una scia di sangue con migliaia di morti e decine di migliaia di feriti. Una guerra a bassa intensità, sottotraccia ma costante e continua contro le legittime aspettative delle lavoratrici, dei lavoratori e dei giovani. Un sistema di potere mai epurato dai dirigenti e funzionari di fede fascista, che produce prima il berlusconismo (una miscela di politica-affari e criminalità) e poi il salvinismo, un combinato di odio sociale, razzismo, xenofobia, sessismo uniti al furbettismo e al menefreghismo sociale.

 

Estratto

1919

Gennaio

12 – A Versailles, nei pressi di Parigi, si riunisce la Conferenza di Pace tra i Paesi vincitori della Prima guerra mondiale. Delegati per l'Italia sono i ministri Vittorio Emanuele Orlando e Giorgio Sidney Sonnino. Alla guida della delegazione militare italiana il Gen. Alessandro Casati Stampa di Soncino. Viene discussa la questione di Fiume, che il 3 Ottobre 1918 ha chiesto l'assegnazione all'Italia.

18 – Per iniziativa di don Luigi Sturzo viene fondato il Partito Popolare italiano. Il nuovo partito gode dell'appoggio del segretario di Stato del Vaticano, cardinale Pietro Gasparri. Papa Benedetto XV revoca il "non expedit”, cioè il divieto all'impegno in politica per i cattolici.

Febbraio

12 – Memoriale jugoslavo alla Conferenza di pace, con la richiesta di annessione dell'Istria, di Trieste, Gorizia, della Dalmazia e di tutte le isole.

Marzo

2 – Dalle colonne del suo giornale, il direttore del "Popolo d'Italia” Benito Mussolini convoca un'adunanza a Milano per il successivo 23 Marzo.

23 – A Milano, in piazza San Sepolcro, si formano i "Fasci italiani di combattimento".

Aprile

15 – A Milano i "fascisti” incendiano la sede del quotidiano socialista "Avanti!”: è la prima azione squadrista.

24 – La delegazione italiana guidata da Orlando e Sonnino si ritira dalla conferenza di Versailles per il contenzioso su Fiume, che non è stata assegnata ne all'Italia ne alla Jugoslavia, ma ha ottenuto lo status di zona di occupazione interalleata.

– Fine mese esce a Torino il numero zero dell’”Ordine Nuovo", rivista diretta e ispirata da Antonio Gramsci, insieme ad Angelo Tasca, Palmiro Togliatti e Umberto Terracini.

1 recensione per Labirinto italiano – Marco Fraceti

  1. Sergio Cucci

    Ho avuto il piacere e il privilegio di leggere in anteprima quest’ ultima opera di Markino Fraceti.
    Un lavoro davvero prezioso, per chi vuole conoscere la Storia d’Italia degli ultimi cento anni e riconoscere il Filo conduttore che tutto lega e che ci fa comprendere l’Italia di oggi. Contro tutti i revisionismi. Una sorta di Almanacco della vera Storia del nostro Paese. Utilissimo a studiosi, ricercatori, ma anche solo studenti. Un’opera che dovrebbe essere sugli scaffali di tutte le biblioteche e nelle scuole. Vi invito tutt* a sostenerla e a chiedere il sostegno di chi vi sta intorno.

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