Estratto |
È una giornata molto fredda a Roma, è metà Dicembre, ha pure fatto qualche fiocco di neve, cosa
che accade molto di rado in questa città meravigliosa.
Un uomo sta passeggiando con uno splendido labrador color champagne che corre felice su e giù
per il Parco di Porta Capena.
Scende su quei piccoli dossi che sono in prossimità della strada che costeggia da una parte l’Ente
FAO e dove inizia Circo Massimo.
L’uomo è bardato di tutto punto, con un cappello di cashmere, dei guanti imbottiti e una giacca di
Burberry ed una sciarpa abbinata.
Cammina con un passo lento ed ogni tanto chiama a rapporto il suo splendido cane.
Ad un certo punto del passeggio l’animale pare fiutare qualcosa sotto una pianta poco distante da un
vecchio bagno pubblico, comincia ad abbaiare, l’uomo chiama più volte il suo cane, che continua
ad annusare qualcosa, a questo punto il suo padrone si avvicina sul luogo e con un urlo strozzato, si
trova davanti a qualcosa di incredibile, senza perdere altro tempo, appurato che si tratta di un corpo
umano immediatamente chiama la polizia al comando del Commissario Lomonaco del distretto di
Roma-Prati, che invia una pattuglia immediatamente sul luogo del ritrovamento, il corpo dell’uomo
è riverso a pancia in sotto e dai primi rilievi presenta una tumefazione dovuta ad una bruciatura
d’arma da fuoco, alla base del cranio, il sovraintendente Tommasi avverte il commissario
Lomonaco e anche lui a sua volta si reca sul posto, chiamando il magistrato e il medico legale.
Tutto questo mentre si avvicinano alcune persone incuriosite, intanto, le due strade che costeggiano
il parco pubblico cominciano a brulicare di auto che percorrono quel tratto quotidianamente, nello
splendido scenario di una Roma appena sveglia, tra le mura Aureliane e la villa del grande Alberto
Sordi.
Arrivano all’unisono magistrato e il medico legale il quale costata la morte probabilmente per un
colpo d’arma da fuoco, alla base della nuca, fatti i dovuti rilievi il magistrato autorizza la rimozione
del cadavere.
Il medico legale parlando con il commissario le farà sapere al più presto l’esito dell’esame
autoptico, dopo alcuni giorni fatta l’autopsia, comunica al commissariato che il cadavere ritrovato:
“ è morto con un colpo d’arma da fuoco alla base del cranio a distanza ravvicinata, a non più di un
metro e da quanto ho potuto capire il cadavere non è stato ucciso in quel punto, perché ho
riscontrato dei granelli di sabbia marina sotto le unghie, probabilmente in una zona di mare, inoltre,
ho rilevato tracce nello stomaco di pesce, alcolici e sostanze stupefacenti, sicuramente dopo una
lauta cena.”
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