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I CAPITOLO
SICILIA, la nostra terra e la sua storia, le sue storie molte delle quali hanno inculcato in tutto il mondo un marchio:
“ SICILIA TERRA DI MAFIOSI”
Ricordo che appena sposato ero in luna di miele alle Isole Canarie: una sera eravamo io e mia moglie in una pizzeria a Tenerife, un cameriere nel frattempo che annotava la nostra pizza con gli ingredienti gustosi e piccanti, rendendosi conto di servire a degli Italiani anzi a dei “Siciliani” mi domandò con pungente ironia: Sicilia?
Io risposi: si siamo siciliani, anche con un certo orgoglio.
Il cameriere esclamò: siciliani sangue caldo, Sicilia mafia!
Per quell’impertinenza del cameriere, per un istante provai un certo fastidio, poi guardai mia moglie e alzando le spalle, sbottai, in una sonora risata e il cameriere che mi guardava come un fesso! Bene continuiamo il racconto …
Sicilia, isola straordinaria straripante di leggendari racconti, un diamante al centro del mediterraneo che se non esistesse la si dovrebbe inventare. Non per questo uno dei più grandi poeti che ha avuto l’umanità, Omero, secondo la tradizione (seguito poi da altri eccelsi poeti e in particolare,Virgilio) la sceglie come dimora dei Ciclopi e dove il naufrago Ulisse, approda. (come vedremo sin dai tempi Omerici, circa 2.800 anni fa, la nostra terra era già cantata in versi)
‘’Sentiamo!’’: (…) finché dei ciclopi selvaggi e protervi giungemmo alla terra, questi si affidano a numi immortali; non piantano alberi, non arano campi, ma tutto dal suolo per loro vien su inseminato e inarato, orzo e frumento e viti che portano vino nei grappoli grossi che a loro matura la pioggia celeste di Zeus,…né mandrie ci sono da pascolo o arate campagne; e così tutto l’anno deserta di uomini; incolta e quell’isola…essa infeconda non è ma pronta sarebbe a produrre ogni sorta di frutti a suo tempo; e prati vi sono lungo le spiagge del mare grigio, ammolliti da acque correnti la dove vigneti perenni potrebbero crescere; e facile arare il terreno le messi potrebbero sorgere alte ad ogni ritorno della stagione, giacché il suolo è pingue di sotto.
E c’è un porto di agevole ormeggio dove superflue sono le funi; né servono pietre per àncora alle navi, né corde a fermarle alla riva; ma basta approdarvi e là rimanere finché non ritorni nel cuore la voglia del mare e propizi soffino i venti (…).
Ho prelevato dalla celeberrima ‘’Odissea’’ di Omero i versi più caratteristici per farci un’idea, come, da tempi immemorabili la nostra isola è famosa nel mondo per i suoi bellissimi paesaggi, per il suo clima, il suo mare splendido e trasparente ed in particolare: per la sua posizione geografica. Posizione strategica sia in tempo di guerra sia in tempo di pace ed è per questo che per millenni la nostra incantevole terra è stata il teatro di grandi dispute e scontri per le principali civiltà del mediterraneo che via via si sono succedute:Cartaginesi, Fenici, Greci, Romani, Arabi, Spagnoli, Normanni e Francesi. Ed è in queste ultime dominazioni che affonda le sue radici un nome: (caro lettore adesso entriamo nel merito della storia) il nome che purtroppo ha reso molto più ‘’famosa’’ la nostra luminosa Sicilia: ^MAFIA^.
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