Villa Arrighi – Roberto Picerni

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Una tranquilla serata estiva viene interrotta da un evento sconvolgente per Lamberti, un uomo comune che si ritrova involontariamente al centro di un omicidio. Dopo aver scoperto una giovane donna gravemente ferita nel parco vicino a casa sua, tenta disperatamente di salvarla, ma finisce per essere accusato di essere l’assassino. Tra interrogatori pressanti da parte di un maresciallo ostile e il supporto incerto del suo avvocato, Lamberti cerca di dimostrare la propria innocenza mentre i sospetti si stringono attorno a lui. In un contesto di tensione crescente e segreti che affiorano, emerge un intricato intreccio di bugie, pregiudizi e verità nascoste. Riuscirà Lamberti a scagionarsi prima che sia troppo tardi?

Peso 0.3 kg
Estratto

Ci voleva proprio questa doccia con sto caldo! Adesso
mi preparo una bella tisana, mi metto in pigiama e mi sdraio
sul letto, che stanchezza, oggi è stata proprio dura. Ho proprio
bisogno di ferie!
Che due palle sta corrente, salta sempre. Non vedo un
cazzo, dove ho messo l'accendino, ah eccolo. Niente da fare, il
salva vita non attacca, devo andare giù. Certo che potevano
anche metterlo sulle scale sto cazzo d'interruttore generale.
Scendo le scale, fa proprio caldo. Che cazzo succede?
Ma questi sono lamenti! Qualcuno sta male, apro il cancello
esco, non c'è nessuno in strada. I lamenti vengono dal parco, è
buio non vedo quasi niente. Sputnik corre verso il parco,
abbaia.
“Sputnik vieni qui! Sput!”
Dove cavolo è andato! Corro verso il parco, il cane
abbaia. Qualcuno sta male! Che cazzo, che bestia era? Sono
per terra, qualcosa mi ha fatto inciampare, una bestia, è un
gatto, bastardo mi sta fissando! Mi sono graffiato il viso,
sanguino. Mi rialzo, corro, cristo! C'è una ragazza mezza nuda
appoggiata ad un albero con un coltello in gola, cazzo, che
faccio?
“Cosa è successo? Parla, che cosa è successo?”
Sta rantolando, gli tolgo il coltello dalla gola, mi spruzza
il sangue addosso. Mi tolgo l'accappatoio, tampono. Cazzo,
cristo, che faccio? Torno di corsa a casa, telefono al 118.
Chiamo anche il 112, mi metto la prima cosa che trovo e torno
verso la ragazza. E' morta, cazzo… è morta!”
Mi sto cagando addosso. Sento le sirene, gli vado
incontro. Ci sono anche i carabinieri.
“E' laggiù!”
Li accompagno.

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