Questa è una storia avvincente, per certi versi incredibile, eppure è una storia vera.
Una storia avvincente per le tante vicissitudini rocambolesche e incredibile per il coraggio, la determinazione e la volontà granitica dimostrati dalla protagonista nell’affrontare, superare e risolvere le difficoltà dinanzi alle quali la vita la poneva di volta involta, sia nell’ambito circoscritto della famiglia, sia in ambiti più ampi a lei sconosciuti perché lontani dal suo mondo geografico e culturale.
E tutto per amore. Amore per se stessa, per i figli, per il marito, lavoratore stacanovista ma a volte alquanto sensibile al fascino femminile…
Teresa, autrice e protagonista della storia, è il prototipo di donna che non si arrende di fronte ai pregiudizi, né alle fatiche, né alle avversità. Non tollera limiti a danno delle sue giuste aspirazioni e lo rivela precocemente, all’età di tre anni quando fugge da casa perché non sopporta le imposizioni genitoriali, motivando poi la fuga con poche parole e piglio deciso: «Volevo la libertà!». Incredibile!…
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