Nelle cinque dita di una mano – Alfio Guglielmini

Con la stesura del mio primo manoscritto, mantengo la promessa che avevo fatto al caro Spiros soprannominato da me “il Vecchiardo“, qualche giorno prima che morisse e cioè di scrivere la mia storia ed i suoi insegnamenti, diretti ed indiretti. Lui mi sottolineava sempre che la vita di un essere umano si racchiude nelle sue emozioni primordiali che sono 5. Cinque come le dita di una mano. Mi insegnò anche che la vita di un "Essere Umano" è colma di intrecci impensabili ed obbligati a prescindere e voi, cara Lettrice, caro Lettore, “li vivrete insieme a me che li ho vissuti.”
– Una bellissima ragazzina mi stava aspettando (inconsapevole) fuori dalla stazione di Milano, mentre chiedeva la carità ed un mio gesto di solidarietà fu imitato da un numero congruo di persone che inaspettatamente, applaudirono all’evento spontaneo.
– A Patrasso ci doveva essere una persona ad attendermi con un grande cartello in cui ci doveva essere scritto il mio nome, ma la mia attesa fu vana. Decisi di continuare certo che avrei trovato una soluzione e mi incamminai fino ad arrivare all’autostrada e da lì a poco si fermò un “ragazzo” che parlava benissimo l’italiano ( aveva studiato in Italia) e che mi accompagnò ad Atene e che non solo mi trovò il lavoro in una Lavanderia industriale ma anche un posto dove dormire, proprio di fronte alla lavanderia dal caro Triandafilo.
– Io non avrei conosciuto Triandafilo ( si stava lasciando morire ) se non dopo alcune traversie, inaspettate ed inimmaginabili. Mi volle bene come un padre ama il figlio ed il mio aiuto fu per lui inaspettato e che gli diede la possibilità di reagire al suo dolore profondo. Soleva dire spesso…"tu sei il mio angelo".
– Il caro Thomas Pagliuras ( Essere allora gay era una grande problema) mi contatta spesso anche adesso e tutte le volte mi ricorda che, se non ci fossi stato io non sarebbe mai diventato attore. Lui ha letto il libro e spesso mi dice che dovrebbero fare un film ed ovviamente sorrido.

La vita è uno strano intreccio, dove le persone si cercano e si perdono allo stesso modo in cui avviene l'alba e il tramonto, perché chi realmente ama ha la consapevolezza che lo farà in eterno.