Estratto |
In una piccola e tranquilla cittadina, lontana dal nostro paese, abita un ragazzo di nome Ivan. Ivan ha 10 anni e vive da solo con i suoi genitori, quindi ha abbastanza tempo per dedicarsi alle sue attività preferite, soprattutto per coltivare la sua passione: disegnare le storie che crea con la sua immaginazione. Per il suo compleanno ha ricevuto dai suoi genitori un astuccio da disegno che comprende: una penna, una gomma, una matita e tanti altri colori molto particolari. Ivan ancora non si rende conto che quegli oggetti ricevuti in regalo hanno un potere unico, del tutto speciale! La persona che li avrebbe utilizzati, avrebbe avuto una grande sorpresa: tutto ciò che avrebbe disegnato, frutto della sua immaginazione, sarebbe diventato realtà. Il ragazzo non poteva immaginare neanche lontanamente cosa gli stesse per accadere…
Presto avrebbe scoperto il mistero dell'immaginazione!
Da diversi giorni aveva in mente un'idea che lo perseguitava e un pomeriggio, tornato da scuola con la serena voglia di rilassarsi, aveva iniziato a disegnare la sua idea.
– Disegnerò il pianeta su cui vorrei vivere, aveva detto a sé stesso.
Aveva preso il suo album da disegno, la matita e i nuovi colori dal comodino e aveva cominciato a disegnare. Sul bordo di ciascuna pagina annotava con la penna nuova ogni dettaglio dei disegni che faceva. Ogni giorno immaginava come sarebbe stato il suo pianeta. Un pianeta insolito, del tutto particolare, diverso dai sette pianeti che aveva studiato e imparato a scuola.
– Il MIO pianeta grande, colorato e unico si troverà tra i due pianeti che mi hanno sempre affascinato di più, Giove e Nettuno. Il giorno durerà 20 ore, mentre la notte solo 4 ore, per avere un tempo maggiore da dedicare ai giochi. Il sole sarà mio amico. Non rischierò mai di bruciare, perché potrò regolare il suo calore con un pulsante speciale. Quando ne avrò voglia, potrò toccare i raggi e giocare con loro. Il cielo si potrà coprire di nuvole che galleggeranno radenti al suolo, sulle quali potrò atterrare quando voglio, saltando dal mio magnifico trampolino. Poi però, dovrei piazzarci anche una bella montagna… La sto già immaginando: molto alta, con tre vette e ricca di una meravigliosa e verde vegetazione. La sua caratteristica e particolarità, come tutte le altre cose presenti sul MIO pianeta, è che avrà il dono della parola e quindi, potrà indicarmi quale sarà il percorso migliore da fare quando la vorrò scalare per visitarla. Nel bel mezzo del MIO pianeta, nel posto più bello, disegnerò la casa in cui vivrò quando deciderò di andarci in vacanza oppure, addirittura di trasferirmici, quando lo vorrò. La disegnerò a forma di sfera, si…come una palla, tutta colorata, con balconi e molte finestre, che poggerà su spessi e robusti pilastri di legno. Su un lato ci sarà un parco giochi pieno di fiori di tutti i colori e circondato dagli alberi più belli del mondo. Ecco, ora che ci penso bene, li voglio disegnare provvisti di mani e di piedi, in modo da poter giocare a calcio insieme a loro. Bravissimo Ivan, questa mi sembra proprio un'idea geniale!
Ma, ad un tratto…- Ivan, vieni, è ora di fare i compiti, gli ricorda sua madre, che stava preparando qualcosa da mangiare per la cena.
– Subito, mamma! Finisco di annotare le mie idee all’ angolo del disegno e sono da te.
Dopo aver finito di mangiare, legge qualcosa e si addormenta pensando al SUO pianeta. Al mattino, al suo risveglio, è pieno di idee. Le annota nel suo taccuino personale per non dimenticarle e va a fare colazione.
– Ivan, come sono i colori che ti ho comprato per il tuo compleanno? gli chiede suo padre, anche lui artista e disegnatore nel tempo libero.
– Sono molto belli papà. Avevo davvero bisogno di nuovi colori, grazie. Mi piacciono molto, sembrano molto resistenti e hanno delle sfumature splendide. Li userò per il mio progetto speciale.
– Quale progetto speciale? Non ci hai detto di cosa si tratta? gli chiede sua madre, guardandolo in viso con gli occhi spalancati, mostrando un'espressione molto divertente che lo fece ridere di gusto.
– Per ora è un segreto, mamma. Ti farò sapere dopo averlo finito. Ho appena iniziato a lavorarci, è un progetto solo in fase di bozza.
– Va bene caro, come vuoi tu, però adesso è ora di andare che sei già in ritardo per la scuola.
– Ok… ciao mamma, corro!
Quella mattina, in classe, nella prima lezione, l'insegnante legge ai suoi allievi una storia di draghi e di dinosauri. Ivan in quel momento pensa che sarebbe stata una buona idea disegnare dei dinosauri e dei draghi volanti sul suo pianeta, sarebbe stato fantastico farli rivivere in un altro mondo. Per evitare di dimenticare qualche particolare della sua immaginazione, aveva annotato tutto nel suo taccuino delle idee brillanti. Intanto Mara, la sua vicina di banco, lo aveva sorpreso proprio mentre stava prendendo i suoi appunti e lo aveva interrotto:
– Ivan, ho notato che ogni giorno scrivi qualcosa su questo quaderno. Di cosa si tratta? Mi piacerebbe tanto saperlo…Puoi dirmelo per piacere?
– Non ti sembra di essere un po’ troppo curiosa? – le risponde in tono un pochino infastidito, ma vedendo la sua insistenza decide di accontentarla.
– Annoto le mie idee brillanti e i miei appunti più importanti da utilizzare per dare vita al mio progetto, di creare un pianeta tutto mio.
– Che cosa? Un pianeta tutto tuo!!!!??? Ohhhh!
– Sì, proprio così.
– E perché vuoi che sia solo tutto tuo? Vuoi stare da solo lì? Non avrai paura? aveva insistito Mara.
– Sì, solo io! e perché dovrei aver paura? avrò con me tanti amici fantastici!
– Cosa??? – lo guardò sorpresa la ragazza.
– Lasciami spiegare! Il MIO pianeta sarà abitato, ma non da semplici bambini o da eroi conosciuti e sconosciuti con poteri soprannaturali. Ci saranno, ad esempio, draghi volanti, dinosauri e tanti altri animali, ma a quali non ho ancora pensato, ma molto presto deciderò. La cosa certa è che parleranno e quindi non mi potrò sentire tanto solo, come dici tu e ho pensato addirittura di popolarlo anche con elementi della natura, che abbiano caratteristiche umane.
– Elementi della natura?
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