Appuntamento con l’universo – Luca de Giulli

20.00

La campagna finisce il 16 Marzo 2025
Pagamento sicuro garantito

Salve a tutti. Quello che avete in mano è sia un esperimento che un

desiderio realizzato. Esperimento perché si tratta della mia opera prima e se

il libro verrà apprezzato ne verranno altri. Desiderio perché da anni

desideravo scrivere e pubblicare un libro ed eccolo qua. Tra gli argomenti di

cui tratterò c’è quello sulla tecnica dei 101 desideri; tra i miei c’era appunto

quello di scrivere e pubblicare un libro.

Ma soprattutto una delle cose che ho sempre desiderato maggiormente è

quella di aiutare in qualche modo più persone possibili e spero di riuscirci

con questo libro e i temi che verranno trattati. E soprattutto con la mia

compagnia.

Estratto

PRESENTAZIONE
Intanto credo che sia doveroso presentarmi. Mi chiamo
Luca e sono nato a Livorno nel 1986. Nella prima versione
di questo libro mi ero firmato come Luca Lakota,
soprannome che mi sono dato anni fa in onore della tribù
degli indiani Lakota, della cui storia sono sempre stato un
grande appassionato.
In questo primo capitolo vi annoierò parlandovi di alcuni
episodi della mia vita personale, ma è necessario per farvi
comprendere ciò di cui parleremo.
Come ho scoperto la legge d’attrazione? Come ho
conosciuto le leggi universali? Come è iniziata la mia
crescita personale e spirituale (ancora in sviluppo)?
Credo che la risposta sia la stessa della maggior parte delle
persone che si sono avvicinate a questo argomento: “per
caso” e dopo aver provato molta sofferenza.
Le virgolette intorno alle parole “per caso” sono d’obbligo
perché chi come me ha intrapreso questa strada sa
benissimo che il caso non esiste, dietro a tutto ciò che
accade nella nostra vita c’è un disegno ben preciso che noi
stessi contribuiamo a creare, marcare, rifinire.
La sofferenza è invece (anche se non sempre) il principale
tramite che ci conduce su questa strada: l’uomo più
realizzato del mondo non ha bisogno di intraprendere un
percorso di crescita personale, professionale, spirituale, di
qualsivoglia natura. Ed è solo dopo aver toccato il fondo
che possiamo risalire.
In realtà il mio “risveglio” è iniziato inconsapevolmente,
quando avevo 28 anni. Ero dentro ad una relazione tossica,
che io stesso contribuivo, senza volere, ad avvelenare, e
lavoravo in un ambiente altrettanto tossico. Ero appena
andato a vivere da solo (un po’ tardi, lo so), la ragazza con
cui stavo non era ancora pronta, nonostante l’età (aveva
cinque anni più di me) per una convivenza, ma veniva
spesso da me e nove volte su dieci litigavamo, ovviamente
per stupidaggini, facendoci sentire da tutto il palazzo.
Dopo un anno e mezzo una serie di circostanze mi fecero
perdere il lavoro (gestivo un piccolo bar insieme a mio
padre da undici anni, ma negli ultimi tre o quattro era
diventato un ambiente per me altamente tossico, come lo
era il mio rapporto con lui). Nonostante la consapevolezza
che avrei avuto difficoltà con il pagamento dell’affitto e di
tutte le spese necessarie per mantenere un appartamento,
mi sentivo comunque molto positivo, forse proprio perché
mi sentivo in qualche modo liberato da una catena che mi
teneva legato da undici anni. Sono stato disoccupato per
sei mesi, ho portato e inviato curricula ovunque senza mai
essere chiamato, andavo avanti con i soldi che mi ero
messo da parte. In realtà avevo iniziato a pulire le scale
dello stabile in cui abitavo per tre volte alla settimana, ma si
parla di poco più di cento euro al mese.
Piccola parentesi per ripetere che sto raccontando alcune
situazioni della mia vita personale per farvi capire che la
legge d’attrazione è attiva H24, anche se non ce ne
accorgiamo per la maggior parte del tempo. A quell’epoca
non sapevo manco cosa fosse e mi rendo conto della sua
potenza solo con la consapevolezza che ho oggi,
ripensando a quel periodo.
Dopo quasi sei mesi entrai, grazie ad un amico, a lavorare
in uno dei locali più noti di Livorno, la mia città natale. Ci
restai per un anno e mezzo. Poco dopo essere entrato
chiusi la relazione che mi stava soffocando, anche se per
un periodo la ragazza in questione ogni tanto ritornava.
Non fu una bella vita: orari disumani, centinaia di persone
impazienti ogni giorno, anche d’inverno, nemmeno un
giorno di riposo durante la stagione estiva, ramanzine
immotivate anche davanti ai clienti. E, naturalmente, ero
sottopagato, come quasi sempre accade in quel tipo di
ambiente. Tuttavia sono sempre stato molto grato a quel
luogo. Intanto perché tra me e i colleghi e alcuni clienti si
era instaurato un rapporto di amicizia sincera (forse grazie
anche alle condizioni disumane in cui lavoravamo) che dura
ancora oggi; il tipo di lavoro che era e l’ambiente a dir poco
destabilizzante mi avevano fatto le ossa; grazie a quel
posto trovai finalmente un lavoro che mi piaceva davvero.
Premetto che non era un bell’ambiente, trattandosi di una
sala di slot machine. Ma il lavoro era tranquillo (per lo più si
svolgeva stando al computer e contando i soldi, mentre il
bar era un servizio secondario) e ben retribuito. In effetti si
trattava di una grande azienda, molto conosciuta, quindi
c’erano tutti i vantaggi di un lavoro statale, tutte le
retribuzioni possibili e tutte nella busta paga.
Come ci ero capitato? Era uno dei posti in cui avevo
lasciato un curriculum un anno e mezzo prima, quando
ancora ero disoccupato. Probabilmente non avevo fatto
una buona impressione al direttore, dato che non mi aveva
mai chiamato. Ma poco tempo dopo entrai a lavorare al
locale di cui parlavo prima , del quale il direttore della sala
slot (un uomo molto distinto che avevo sempre stimato e
ammirato) era un cliente assiduo e aveva notato il mio
modo di lavorare. Prendemmo subito confidenza ,
diventammo quasi amici e, ogni tanto, girandoci intorno, mi
accennava a quanto gli sarebbe piaciuto che lavorassi con
lui, ma non mi fece mai l’offerta (al momento le sale erano
al completo di personale) fino all’estate del 2017, quando i
tempi furono maturi, e ovviamente non potei rifiutarla.
Adoravo quel lavoro, i turni erano ottimi (almeno rispetto a
quelli che facevo prima) e tutto sommato il rapporto tra
colleghi e direttore molto buono, anche se con alti e bassi,
come in tutti gli ambienti di lavoro (tra l’altro alcuni dei miei
colleghi erano miei ex clienti e tuttora amici).
Quindi: avevo un buon lavoro, i soldi non mancavano, smisi
di bere (bevevo solo occasionalmente con gli amici), iniziai
a tenermi in forma allenandomi ogni giorno, mi feci una
bella cerchia di amici (la maggior parte dei quali erano,
come già detto, colleghi, ex colleghi ed ex clienti). Infine,
dopo un anno che avevo iniziato a lavorare nella sala slot,
trovai l’amore: tramite altri amici di vecchia data conobbi
una ragazza di cui mi innamorai perdutamente. Per me era
l’amore della mia vita, la mia anima gemella, tanto più che
per la prima volta in vita mia parlavo seriamente di
matrimonio e figli. Il mio ottimismo, la mia positività da
quando il bar che mi avvelenava l’anima era stato chiuso
aveva fatto sì che piano piano tutto andasse bene. Ero
felice.
Ma si sa, spesso la felicità dura quanto il battito d’ali di una
farfalla. E la colpa è nostra.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Appuntamento con l’universo – Luca de Giulli”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Carrello
Appuntamento con l’universo – Luca de Giulli
20.00 La campagna finisce il 16 Marzo 2025
Torna in alto
Update cookies preferences